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CRONOLOGIA DELL'OPERA SCIENTIFICA DI ENRICO FERMI                         365

         di cifre di vari milioni di dollari. Fa l'impressione che dal lato finanziario la maggiore
         difficoltà consisterà nell'immaginare abbastanza cose per cui spendere. D'altra parte ci
         aspettiamo che il numero degli studenti cresca considerevolmente [ ... ]". Intorno a Fermi
         cominciano a radunarsi molti giovani studenti, borsisti e ricercatori provenienti da Los
         Alamos o altri laboratori. Chicago diventa la meta di un gran numero di giovani talenti
         che accorrono anche da paesi come la Cina, l'India e il Canada. Anche nel corso delle
         ricerche finalizzate al raggiungimento di obiettivi ben precisi, come nel caso della pila o
         addirittura a Los Alamos, Fermi crede fermamente nella necessità di mandare avanti in
         parallelo insegnamento e ricerca, fra i quali non fa una vera e propria distinzione. La sua
         forza è di rendere partecipi i più giovani del processo di ricerca nel momento stesso in cui
         lui stesso vi è impegnato in prima persona. Come ricorda Albert Wattenberg, uno dei
         primi allievi americani di Fermi alla Columbia: "[: .. ] voleva che i giovani membri del
         gruppo avessero una chiara comprensione di quello che stavano facendo. [ ... ] voleva che
         ognuno di noi capisse la successione delle misure che si accingeva a effettuare per stabilire
         un controllo quantitativo di una reazione nucleare a catena [ ... ] Riduceva al minimo le
         dimostrazioni e gli argomenti che potevano far deviare il flusso del ragionamento. Sapeva
         ciò che era importante e ciò che poteva venire trascurato[ ... ]". Chen Ning Yang, futuro
         premio Nobel, ricorda così le lezioni di Fermi a Chicago: "Per ogni argomento aveva
         l'abitudine tipica di cominciare sempre dall'inizio, faceva esempi semplici ed evitava per
         quanto possibile i formalismi. (Usava ripetere per scherzo che il formalismo complicato
         era per "gli alti prelati".) La semplicità dei suoi ragionamenti creava l'impressione di
         una totale mancanza di sforzo da parte sua. Ma quest'impressione è falsa: la semplicità
         era il risultato di un'accurata preparazione e di una ponderata valutazione delle possi-
         bili diverse alternative di esposizione". Secondo la sua vecchia abitudine romana, Fermi
         raccoglie nel suo studio, una o due volte la settimana, un piccolo gruppo di laureati a
         cui fa lezione in modo informale. Il tema viene proposto da lui stesso o da uno degli
         studenti. Gli argomenti sono i più svariati e la discussione viene mantenuta a un livello
         elementare. Dalla nuova scuola di fisica teorica fondata da Fermi a Chicago usciranno
         ricercatori come Owen Chamberlain (premio Nobel con Emilio Segrè per la scoperta del-
         l'antiprotone), Jay Orear, Harold Agnew, Geoffrey Chew, Tsung Dao Lee e Chen Ning
         Yang (i quali condivideranno il premio Nobel per la scoperta della non conservazione
         della parità nelle interazioni nucleari deboli). Nel frattempo Fermi si impegna di nuovo
         a fondo nelle ricerche.



          1947

            Fermi viene nominato commissario del Generai Advisory Committee (GAC), un comi-
          tato consultivo dell' Atomic Energy Commission, composto da otto scienziati e presieduto
          da Oppenheimer, che ha il compito di fornire pareri scientifici e tecnici sui programmi
          civili e militari per lo sviluppo dell'energia nucleare; terrà questa carica fino all'agosto
          del 1950. La sua presenza a Chicago influenza l'Atomic Energy Commission a scegliere
          un luogo vicino a questa città come sede permanente dell' Argonne National Laboratory.
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